giovedì 23 luglio 2009

dopo tanto tempo

troppo tempo è trascorso dall'ultima volta
L'ultima volta che ci siamo visti, l'ultima che abbiamo suonato tutti insieme, l'ultima che alle tre del mattino eravamo a fumare sigari davanti alla statua di lenin a cavriago
E ora più che una voglia e una nostalgia, sento una vera e propria esigenza di suonare, di cantare, rimettere in circolo tutto
Io che sono probabilmente quella più complicata a trovare disponibilità di tempo, di date, di incastri, ora ne ho bisogno
Domenica sera ho avuto la quinta benedizione del boss
Mai vista una cosa così, una potenza, un'esplosione di rumore e spirito, come li ha chiamati lui, ed è così che meritano di essere chiamati, assumendo l'unica sacralità forse sensata, quella dello scambio, di amore di energia
Al di là del fatto che sono pazza del boss, penso che tanta chiarezza di intenti, tanta energia, quella che mi sento dentro, vada incanalata, e per questo chiamo a raccolta i vetrosi, i miei vetrosi
Quando il tempo e le distanze ce lo permetteranno
con rumore e spirito
elenina
'workin'on a dream'

giovedì 29 gennaio 2009

boss

Non so se il mio cuore reggerà
Il Boss sarà a Roma allo stadio Olimpico a luglio
Vado a dormire davanti alla rivendita, da stanotte sino a che non avrò il biglietto

martedì 27 gennaio 2009

"l'amica mia" @ cervelletta

magia VETROsi

Sarà che l'Emilia è parabolica, sarà che ogni volta che abbiamo una serata e ci mettiamo in viaggio sembra di partire per un grande cambiamento....
La sensazione è proprio quella di essere saliti su una vetta, con tutti caratteri della 'cima' : l'aria è libera, spira un vento per niente discreto che ti avvolge e ti coinvolge dal tramonto all'alba, incessantemente
E la neve, a sto giro c'è stata anche la neve, un gelo nei piedi e nelle mani, e una gioia a scaldarci; gli 'sgrigiori' -mi perdonino la licenza gli emiliani-di freddo, misti ai brividi di emozione, la quantità e la qualità degli sguardi e delle risate
Molamanager ricorderà di quando io e lei, gnome di dieci anni,ci siamo arrampicate su un pino altissimo. Noi eravamo talmente piccole che quello era una specie di confine epico, una conquista dello spazio, e del cielo
Sotto il mondo e sopra il cielo
VETROsi è una specie di pino altissimo che sempre più spesso ci offre un ramo, come un amico porge la mano, e ci porta in alto a respirare senza filtro, che tanto lassù, in cima alla parabola l'aria è felice e buona
Filtri non ne servono

Il caffè-teatro di Correggio è un posticino delizioso, dalle dimensioni lillipuziane, molto affascinante e subito pieno
E suonare lì, fare ed essere VETROsi lì, è stata un'altra volta un'esperienza emozionante

CAN, T'AL DEG!!